segunda-feira, dezembro 19, 2005

Canzone d'amore cannibale




So che ti ritroverò
non potrai sfuggirmi
mia è l'immaginazione
catturato come un insetto e trafitto
immobilizzato spaventato rassegnato
comunque sarai

farò di te quello che non vorrai
con calma mi appresterò a divorarti
l'amore non lascia niente sul piatto
neanche le chele.
Ti avrò mangiato e succhiato
svuotato
- non vorrei tuttavia che tu soffrissi
vorrei che godessi anche tu
della felicità immensa
dì essere cibo.

Donatella Bisutti

2 Comments:

Anonymous Anónimo said...

Conoscenza

La conoscenza avviene per semplificazione Non è un aggiungere, ma un togliere, fino alla

perfetta trasparenza. Lasciare depositare in fondo al vaso i detriti, il pulviscolo inutile che

si è mescolato all'acqua trasportando il vaso da una parte all'altra della stanza. Anche

vivere non è aggiungere tempo al tempo accumulato, ma sottrarre l'eccedenza del tempo

fino alla perfetta consumazione Anche in questo caso il pulviscolo inutile viene depositato

in un vaso.



Da "Penetrali" ed. Boetti & C, 1989:

Obrigado Miguel, por partilhares esta autora. Fiquei curioso de conhecer mais e foi isto q encontrei.

12:13 da manhã  
Blogger Michelangelo said...

Obrigado eu, Hugo! Esse é também um fabuloso poema da Donatella...

12:26 da manhã  

Enviar um comentário

<< Home